Che cosa si intende per Classe
capovolta
L'aula capovolta è un
"approccio pedagogico in cui l'istruzione diretta si sposta dallo spazio
di apprendimento di gruppo allo spazio di apprendimento individuale e lo spazio
di gruppo risultante viene trasformato in un ambiente di apprendimento dinamico
e interattivo in cui l'educatore guida gli studenti mentre applicano i concetti
e si impegnano in modo creativo verso l'argomento "(The Flipped Learning
Network, 2014).
Lo spazio e il tempo in una
classe capovolta
Secondo Roberto Franchini
dell’Università di Genova (in Rassegna CNOS, 1/2014, p. 83-97), le classi
capovolte, particolarmente nella loro versione mastery, rappresentano
una concretizzazione particolarmente efficace del principio pedagogico, prima
che tecnologico, del mobile learning (ALLY M. (a cura di), Mobile learning: transforming the delivery of
education and training, Athabasca University Press, Edmonton, 2009):
infatti, “l’allievo è potenzialmente libero di accedere ad ogni contenuto, in
qualsiasi momento e da qualsiasi luogo, mantenendo il controllo sulle proprie
attività di acquisizione di saperi e competenze e sviluppando nel tempo la
capacità di costruire, in autonomia o insieme ad altri, nuovi oggetti di
apprendimento, per “commerciarli” all’interno dello spazio web inteso come
comunità di apprendisti” (FRANCHINI R., Pad-agogia: tablet e didattica,
in Rassegna CNOS, 3/2012, p. 84).
I quattro pilastri della classe capovolta F.L.I.P. (PED) CLASSROOM (fonte: The Flipped Learning Network, 2014).
1. Ambiente flessibile per l’apprendimento.
L'apprendimento capovolto (FLIP=capovolgere) consente una varietà di
modalità di apprendimento; gli educatori spesso riorganizzano fisicamente i
loro spazi di apprendimento per ospitare una lezione o un'unità, per supportare
il lavoro di gruppo o lo studio individuale. Creano spazi flessibili in cui gli
studenti scelgono quando e dove imparare. Inoltre, gli educatori che
capovolgono le loro classi sono flessibili nelle loro aspettative sui tempi di
apprendimento degli studenti e nella loro valutazione.
L’insegnante stabilisce spazi e tempi che permettano agli studenti di
interagire e riflettere sul loro apprendimento secondo necessità; Osserva e
monitora gli studenti per apportare le modifiche opportune; Fornisce diverse
strategie per apprendere i contenuti e dimostrare la loro padronanza
2. Approccio centrato sull’alunno.
Nel modello tradizionale centrato sull'insegnante l'insegnante è la
principale fonte di informazioni. Al contrario, il modello di apprendimento
capovolto sposta deliberatamente l'istruzione verso un approccio incentrato sul
discente, in cui il tempo in classe è dedicato all'esplorazione di argomenti in
modo più approfondito e alla creazione di ricche opportunità di apprendimento.
Di conseguenza, gli studenti sono attivamente coinvolti nella costruzione della
conoscenza mentre partecipano e valutano il loro apprendimento in un modo che è
personalmente significativo.
L’insegnante dà agli studenti l'opportunità di impegnarsi in attività
significative senza che sia lui il centro; Mette insieme tutte le attività
rendendole accessibili a tutti gli studenti attraverso la differenziazione e il
feedback.
3. Contenuti didattici per l’apprendimento attivo
Gli educatori dell'apprendimento capovolto pensano continuamente a come
utilizzare il modello di apprendimento capovolto per aiutare gli studenti a
sviluppare la comprensione concettuale e la fluidità procedurale. Determinano
cosa devono insegnare e quali materiali gli studenti dovrebbero esplorare da
soli. Gli educatori utilizzano contenuti intenzionali per massimizzare il tempo
in classe al fine di adottare un metodo di strategie di apprendimento attivo e
centrate sullo studente, a seconda del livello scolastico e della materia.
L’insegnante dà la priorità al concetto utilizzato nell'istruzione
diretta affinché gli studenti possano accedervi da soli; Crea e / o cura
contenuti pertinenti (in genere video) per i suoi studenti. Si differenzia per
rendere i contenuti accessibili e pertinenti a tutti gli studenti.
4. La professionalità degli insegnanti.
Il ruolo di un educatore professionale è ancora più importante e spesso
più impegnativo, in una classe capovolta che in una tradizionale. Durante le
lezioni osservano continuamente i loro studenti fornendo loro feedback
rilevanti nel momento e valutando il loro lavoro. Gli educatori professionali
sono riflessivi nella loro pratica, si connettono tra loro per migliorare la
loro istruzione, accettano critiche costruttive e tollerano il caos controllato
nelle loro classi. Mentre gli educatori professionisti assumono ruoli meno
evidenti in una classe capovolta, rimangono l'ingrediente essenziale che
consente l'apprendimento capovolto. Si mette a disposizione di tutti gli
studenti per feedback individuali, in piccoli gruppi e in classe in tempo
reale, se necessario. Conduce una valutazione formativa continua durante le
lezioni attraverso l'osservazione e registrando i dati per informare
l'istruzione futura. Collabora e riflette con altri educatori e mi assumo la
responsabilità di trasformare la mia pratica.
Qual è stato il senso iniziale della classe capovolta?
Tutto è cominciato quando due insegnanti di chimica della scuola
secondaria, Jonathan Bergmaan e Aaron Sams, si sono accorti che entrambi
percepivano la propria attività come troppo meccanica e arida. Giorno dopo
giorno, i cicli continui di lezione e test di verifica limitavano il tempo
necessario per conoscere in profondità i propri studenti e capire i loro
bisogni, in termini sia di apprendimento sia di relazioni.
Nel 2007 hanno pensato di trovare questo tempo mancante spostando il
momento dell’acquisizione dei saperi di base, cioè della lezione tradizionale,
oltre l’aula e hanno scelto di responsabilizzare gli studenti proponendo come
“compito a casa” l’utilizzo di materiali digitali in autoistruzione
Obiettivi didattici di Jonathan Bergmaan e Aaron Sams
In questo modo hanno liberato la loro didattica dall’incombenza delle
lezioni, che hanno convertito in screencast, ovvero brevi video digitali
composti da audio e sequenze di immagini.
Il tempo in aula è diventato
disponibile per laboratori in piccoli gruppi e per seguire direttamente i
singoli studenti attraverso un tutoraggio uno-a-uno. I due chimici hanno poi
condiviso sul web i video prodotti e hanno cominciato a raccontare la loro
esperienza. I social network hanno fatto il resto diffondendo a macchia d’olio
il modello e dando il via al movimento flip your classroom.
In sintesi
L'insegnamento capovolto fa leva sul fatto che le competenze cognitive
di base dello studente (ascoltare, memorizzare) possono essere attivate
prevalentemente a casa, in autonomia, apprendendo attraverso video e podcast, o
leggendo i testi proposti dagli insegnanti o condivisi da altri docenti. In
classe, invece, possono essere attivate le competenze cognitive alte
(comprendere, applicare, valutare, creare) poiché l'allievo non è solo e,
insieme ai compagni e all'insegnante al suo fianco, cerca, quindi, di applicare
quanto appreso per risolvere problemi pratici proposti dal docente. Il ruolo
dell'insegnante ne risulta trasformato: il suo compito diventa quello di
guidare l'allievo nell'elaborazione attiva e nello sviluppo di compiti
complessi. Dato che la fruizione delle nozioni si sposta a casa, il tempo
trascorso in classe col docente può essere impiegato per altre attività fondate
sull'apprendimento attivo. (Maurizio Maglioni, Capovolgiamo la scuola, 2018,
Erickson Editore, Trento).
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